Fusione Wind Tre dal 31 dicembre 2016 ecco cosa cambierà

Dopo tutte le indiscrezioni apparse sul web negli ultimi mesi, finalmente possiamo avere maggiori informazioni sulla fusione dei due gestori Wind e H3G. Wind Tre S.p.A. questo sarà il nome che, a partire dal 31 dicembre 2016, si identificherà come il più grande operatore mobile italiano.

Da questo si capisce che i due operatori sono giunti alla conclusione del primo passo, ossia quello fiscale, che porta effettivamente all’unione dei due operatori. La nuova società, Wind Tre S.p.A., riporterà come partita IVA il numero 13378520152 ovvero quella di H3G S.p.A.. Tutto questo ha un solo significato, ossia che il piano della più grande operazione italiana di M&A (Merge & Acquisition), avvenuto neglli ultimi anni, prevede proprio il passaggio del 100% della proprietà della Wind S.p.A. ad H3G S.p.A., con il conseguente dislocamento di tutti gli operatori e dipendenti dalla prima alla seconda società. Quest’ultima ovviamente sarà controllata a metà (50%) tra i due colossi: CK Hutchison Holding Limited e Vimpelcom Limited.

Al vertice della squadra che guiderà il nuovo operatore, Wind Tre S.p.A., ci saranno 8 prime linee con manager di esperienza nazionale e internazionale: Dina Ravera (Merger Integration Officer), Stefano Invernizzi (Cfo), Benoit Hanssen (Technology), Paolo Nanni (Business & Wholesale), Luciano Sale (Human Resources), Mark Shalaby (Compliance, Legal & Regulatory), Michiel Van Eldik (Consumer & Digital) e Massimo Angelini (PR Internal & External Communication).

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Tuttavia la domanda che si pongono tutti è cosa cambierà per i clienti Wind e Tre dopo la fusione. Inizialmente nulla, sia sul fronte delle tariffe con rispettive offerte diversificate, sia sul fronte tecnico, come ad esempio un miglioramento o un peggioramento della ricezione del segnale. Wind Tre S.p.A. è infatti solamente il primo passo della fusione che si completerà solo nel corso del 2017 quando si inizierà a parlare di fusione di infrastrutture, creazione ed eventuali rimodulazione dei piani tariffari.

Soltanto da quel momento in poi, grazie ai 21.000 punti di trasmissione e all’accordo con OpEn Fiber del gruppo Enel per la rete ultra larga, si inizierà a consolidare la sua posizione di faro per la connettività della rete mobile e quella fissa.
In tutto questo c’è da dire che il vero cambiamento si avrà grazie alla società Free Mobile, operatore francese con a capo Iliad, la quale ha ora accesso al mercato italiano e quindi ci sarà spazio per un nuovo operatore per ristabilire la concorrenza che, come sappiamo, è a beneficio dei consumatori.